La Fondazione Nazionale C. Collodi
Tante inizative attorno a Pinocchio
La Fondazione Nazionale Carlo Collodi è un ente non profit che dal 1962 si dedica a promuovere la cultura dei bambini e per i bambini, partendo dal capolavoro letterario Le Avventure di Pinocchio. I suoi valori artistici ed umani, e soprattutto il suo amatissimo protagonista Pinocchio, rendono quest’opera uno strumento straordinariamente efficace per sensibilizzare bambini e adulti ai temi più diversi, suscitando entusiasmo e atteggiamento positivo verso le proposte educative e ricreative di qualità.
La Fondazione nasce dal Comitato per un Monumento a Pinocchio, presieduto dal professor Rolando Anzilotti, che realizzò la parte originaria del Parco di Pinocchio: Pinocchio e la Fata di Emilio Greco e la Piazzetta dei Mosaici di Venturino Venturi, collocate in uno spazio verde progettato da Renato Baldi e Lionello De Luigi. Il Comitato aveva avviato anche altre iniziative culturali, poi ereditate e continuate dalla Fondazione Collodi: la raccolta delle edizioni collodiane, lo studio della vita e delle opere di Carlo Collodi, concorsi di scrittura e illustrazione di libri per ragazzi, concorsi per le scuole.
La scelta di continuare a lavorare nel campo della cultura e del turismo culturale, insieme al successo del Parco di Pinocchio decretato dai visitatori, hanno permesso che nel 1962 si costituisse la Fondazione Nazionale Carlo Collodi, riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica n. 1313 del 18 luglio 1962
Oggi la Fondazione Collodi possiede e gestisce il Parco di Pinocchio, possiede e gestisce la Villa e lo Storico Giardino Garzoni e la Casa delle Farfalle, in cui cura attività didattiche e culturali, ha acquistato e restaurato Villa Arcangeli a Collodi per farne la propria sede e conservarvi la Biblioteca Collodiana, ha realizzato mostre permanenti e itineranti, promosso convegni, ricerche e traduzioni, pubblicato saggi, collaborato con istituzioni ed operatori culturali in Italia e nel mondo. Per sostenere economicamente le proprie attività ed affermare un’immagine culturalmente motivata del burattino Pinocchio, ha depositato un Pinocchio fedele all’originale impostazione collodiana e avviato un’attività di licensing di prodotti certificati.
Dal 1990 la Fondazione è inserita ininterrottamente nella Tabella delle Istituzioni Culturali d’interesse Nazionale istituita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La Fondazione è inserita anche nella Tabella delle Istituzioni Culturali di rilievo regionale della Regione Toscana
Pinocchio all’opera: un progetto “fluido”
Pier Francesco Bernacchi, Presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi
Dal 2018 “Pinocchio all’opera” ha fatto conoscere ad adulti e bambini la ricchezza della nostra musica lirica. L’esposizione è composta da una serie di statue in legno dell’artista Mauro Olivotto “Lampo”, dove musicisti, maestranze e grandi personaggi dell’universo lirico (Giuseppe Verdi, Niccolò Paganini, Luciano Pavarotti, Arturo Toscanini) hanno le sembianze del burattino di Collodi.
Premiato nel bando 2018 del Ministero dei Beni Culturali (MibaC), Pinocchio all’opera è stato valutato come uno dei migliori progetti dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.
La mostra è stata esposta 4 anni al Parco di Pinocchio a Collodi ed è diventa itinerante, toccando varie regioni italiane.
Da gennaio 2022 è stata realizzata una seconda mostra, più grande, arricchita con Pinocchi robotizzati, esposta stabilmente, in via Ricasoli a Firenze, nello spazio espositivo di ArtLab dove è collocato anche il Museo del Selfie. Siamo a pochi passi dalla Galleria dell’Accademia dove è esposto il David di Michelangelo.
“Pinocchio all’opera”, progetto culturale in continuo sviluppo
Davide Battistini, Segretario Generale Fondazione Nazionale Carlo Collodi
Pinocchio all’Opera è un progetto ideato dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi e Sinapsi Group che amalgama insieme due eccellenze italiane: l’Opera Lirica e Pinocchio, con finalità principalmente educative.
Intagliata nel legno delle Dolomiti, il creatore di ogni personaggio è un moderno Geppetto, Mauro Olivotto, detto “Lampo”, autore dei Pinocchi musicisti, delle maestranze e dei così detti “Pinocchiati”, ovvero quelle statue che ricordano i grandi nomi della musica classica e lirica.
Il progetto Pinocchio all’Opera è in continuo sviluppo, arricchendosi di anno in anno di nuovi personaggi, sia nella versione itinerante che in quella stabile presente a Firenze, in via Ricasoli.
Chi apprezzerà la mostra itinerante, già ricca di per sé di spunti di approfondimento, troverà a Firenze un’esposizione stabile e interattiva.
A Firenze l’orchestra di Pinocchi è robotizzata e capace di eseguire alcuni brani classici. In tutto 40 elementi, ciascuno dei quali ha un suo strumento musicale per eseguire di concerto, La Marcia Trionfale dell’Aida, il Rondò di Paganini e l’ouverture della Gazza Ladra di Rossini.
Qui è possibile parlare con il “pinocchiato Giuseppe Verdi” che porrà ai visitatori delle domande di storia dell’opera lirica: se le risposte sono giuste si complimenterà con voi, altrimenti gli si allungherà il naso. Alla fine del gioco, il Verdi Pinocchio chiede il nome del visitatore e per ogni lettera del nome suona una nota che, messa insieme alle altre del nome, compone una melodia.