Kati Rakus
Kati Rakus è nata nel 1981 a Nienburg/Weser. Fin dalla prima infanzia, la pittura e la progettazione/creazione (Lego, mattoncini di legno...) sono stati i suoi passatempi preferiti. Già ai tempi dell'asilo, si sforzava istintivamente di raggiungere l'equilibrio e l'armonia nelle sue opere d'arte e nelle sue costruzioni, dando vita a molte torri stabili e alte, a parcheggi multipiano per le macchinine, a capanne per giocare all'aperto e, naturalmente, a quadri colorati. Tutto ciò che poteva essere fatto con le mani era la sua gioia più grande.
Dopo aver appreso prima una professione sociale e poi farmaceutica e aver acquisito esperienza in entrambi i campi, l'artista ha iniziato a presentare per la prima volta le sue opere nelle gallerie, dove ha ricevuto anche le prime opportunità espositive.
Kati Rakus è una “sinesteta cromrica”, il che le conferisce un'ulteriore e speciale connessione con i colori. Questi sono intensamente sentiti. Spesso in combinazione con forme geometriche. Dal 2022 lavora esclusivamente come artista. La sua passione è creare qualcosa di complesso da forme geometriche semplici e dimostrare che da esse si può creare quasi tutto. Oltre alle composizioni armoniose, ora ci sono anche persone geometriche, animali, mazzi di fiori e paesaggi
Il suo legame con Pinocchio
Da bambina seguiva abitualmente le avventure di Pinocchio in televisione e nelle audiocassette. Il burattino di legno la impressionava come un omino impertinente che aveva sempre delle disavventure e doveva sempre essere “salvato”.
Se all'epoca le disavventure erano ancora percepite con divertimento, oggi l'artista vede questa figura come una rappresentazione molto realistica della vita delle persone. Ci sono molte prove da superare e la vita è un'avventura senza fine e un processo di sviluppo, durante il quale si incontrano vari personaggi con buone o meno buone intenzioni.
La fata turchina è la costante che indica la strada, ma molti se ne rendono conto solo più avanti nella storia.
Dal fagiolo a Pinocchio
In un esperimento per staccarsi per una volta dal suo modo geometrico e preciso di lavorare (riuscito a metà), la figura “Böhnchen” (fagiolino) è stata creata circa due anni fa, ma è diventata subito molto popolare. Inizialmente Böhnchen rappresentava molte delle attività preferite dell'artista, ma da allora è stata anche personalizzata per gli amici e immortalata nelle cartoline di Natale.
Per questo motivo, il contributo di Kati Rakus alla mostra è un fagiolino che si presenta come Pinocchio. L'artista chiama questa simbiosi “Beanocchio”.